Mostra “Avevo fame”: Sette secoli di sconfinata carità



Pubblicata il 10/01/2020

Mostra “Avevo fame”: Sette secoli di sconfinata carità

Da sabato 11 gennaio a venerdì 17 aprile la saletta conferenze nel Museo della Misericordia in piazza Duomo ospita una mostra temporanea dedicata al ciclo delle sette opere di misericordia corporali. Il primo appuntamento è dedicato a “dare da mangiare agli affamati” con  “Avevo fame”: mostra di documenti d’archivio e fonti iconografiche inedite. 
La fondazione della Compagnia risale al 1244 per rispondere, in assenza di uno stato sociale, ai molteplici bisogni di una società urbana in forte espansione, nella quale chi non era incardinato in un solido contesto sociale, laico o religioso, rischiava l’emarginazione e la conseguente indigenza fisica e psicologica. I padri fondatori posero per questo al centro della loro missione strategie di soccorso e sostegno ispirate alle evangeliche sette opere di misericordia corporale. Già dal Trecento erano stabiliti, con regolarità, stanziamenti per l’acquisto di cibo da distribuire ai “poveri di Cristo”, grano e pane in primis. Se già in tempi ordinari gli “affamati” rappresentavano una costante preoccupazione, ancor di più lo erano nei momenti di emergenza sanitaria, in particolar modo in tempi di peste. Durante le epidemie la reazione dei governanti era di “chiusura”: le porte della città, le attività del mercato, le porte delle abitazioni, con conseguente impossibilità di procurarsi cibo. I Fratelli della Misericordia, autorizzati dagli Ufficiali di Sanità, decisero di presidiare il territorio urbano e di portare, casa per casa, soccorso  e cibo. Nella mostra sono esposti alcuni elenchi di fornitori a cui il Sodalizio si rivolgeva (Simone oste, Mariotto pollaiolo, Domenico pizzicagnolo, ecc.) e gli ordini dei più necessari alimenti: pane, cacio, pollo, carne, uova, vino e aceto utilizzato come disinfettante.
L’esposizione si completa di alcuni documenti del “Comitato pro pane” - istituito alla fine dell’Ottocento su iniziativa della Società di Mutuo Soccorso (organizzazione nata fra i giornanti del Sodalizio con scopi essenzialmente mutualistici) - con l’intento di fornire pane e altri alimenti ai bisognosi. Periodo di accentuata attività del Comitato si concretizzò durante i due conflitti mondiali. Il comitato operava di concerto con altre associazioni per raccogliere denaro da destinare all’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità.
Oggi l’opera di misericordia “dare da mangiare agli affamati” è svolta dal Servizio Aiuto Alimentare con i suoi due punti di distribuzione gratuita Le Dodici Ceste e la consegna di pacchi alimentari a domicilio.
La mostra propone infine la proiezione di fotografie, di varie epoche, relative al momento della benedizione e della distribuzione dei tradizionali panellini di San Sebastiano che, dalla fine del 1500, la Misericordia dona ai propri ascritti e ai fiorentini in occasione della festa patronale del 20 gennaio.


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