Festa di San Sebastiano
Pubblicata il 16/01/2015
Il 20 gennaio è una ricorrenza storica per la Misericordia di Firenze: si festeggia, infatti, San Sebastiano martire, patrono del Sodalizio.
Sebastiano, nato a Milano, era stato educato nella fede cristiana. Nel 270 si trasferì a Roma dove intraprese la carriera militare fino a diventare tribuno della prima coorte della guardia imperiale, godendo della stima dell’Imperatore Diocleziano e del suo associato Massimiano. Grazie alla sua posizione Sebastiano poté aiutare, con discrezione, i cristiani incarcerati e seppellire i martiri. Ben presto le sue attività divennero note e per queste fu arrestato e condotto davanti a Diocleziano che lo condannò a essere legato ad un palo, in una zona del colle Palatino, per essere trafitto dalle frecce. Creduto morto, fu abbandonato dai soldati alla mercé degli animali selvatici. La matrona Irene si recò sul posto per recuperare il corpo flagellato e dargli sepoltura. Trovatolo, però, ancora vivo lo trasportò nella sua casa per curarlo dalle numerose ferite. Miracolosamente guarito non volle ascoltare il consiglio di fuggire da Roma. Egli cercava il martirio e decise di proclamare la sua fede davanti all’Imperatore. Diocleziano, dopo aver ascoltato le vibranti accuse per la persecuzione dei cristiani, mosse da Sebastiano, ordinò che fosse flagellato a morte. L‘esecuzione avvenne nel 304 ca. nell’Ippodromo Palatino e il cadavere fu gettato nella cloaca massima in modo che i cristiani non potessero recuperarlo. La tradizione vuole che il Santo apparve in sogno alla matrona Lucina per indicarle dove era approdato il corpo e per ordinarle di seppellirlo nel cimitero “ad catacumbas” della via Appia: le catacombe, oggi dette, di San Sebastiano.
In questa occasione, nel rispetto della secolare tradizione, per tutto il giorno, vengono distribuiti i “panellini benedetti”.
Ogni anno, a testimonianza di quanto i fiorentini di ogni ceto ed età apprezzano i panellini come simbolo di amore e di carità, dalla mattina alla sera, il pellegrinaggio nella sede di piazza Duomo e nelle Sezioni periferiche è pressoché continuo.
Per tutta la giornata numerosi Fratelli lavorano per confezionare e consegnare il pane benedetto e per mantenere viva una tradizione che si perpetua, ormai da oltre 400 anni, senza soluzione di continuità.
Nell’Oratorio di piazza Duomo, alle ore 09.00, sarà officiata dal Vescovo di Firenze Mons. Giuseppe Betori la solenne celebrazione liturgica impreziosita dalla presenza del Coro dell’Arciconfraternita. Alla funzione religiosa prendono parte, oltre ai vertici della Misericordia, numerose autorità civili, militari e religiose della città.
I Capi di Guardia “Festaioli” di quest’anno, ossia coloro che – come si apprende dagli Statuti del 1575 – sono chiamati a provvedere alla festa del Santo Patrono, sono Don Vasco Giuliani, Giovanna Muraglia, Maurizio Naldini e Costantino Salucco. Dalla seconda metà dell’Ottocento è tradizione che i Festaioli offrano un dono in ricordo agli altri Confratelli.