Presentazione restauro



Pubblicata il 27/11/2015

Presentazione restauro

Venerdì 4 dicembre alle ore 11.30 nella Sala del Corpo Generale della nostra Sede in piazza Duomo sarà presentato il restauro del quadro “La peste a Firenze nel 1630”. L’opera, che si trova nella Sala di Compagnia, risale alla prima metà del XVII secolo. Fu donato alla Misericordia dal Capo di Guardia Gaspare Ciosi. Per volontà del donatore il quadro, durante la festa del Corpus Domini, doveva essere esposto nell’Oratorio.  

Quanto all’attribuzione esso fu sempre riferito al Cigoli sia dalle fonti antiche che dalle guide più recenti. Raffigura la piazza del Duomo vista da ovest, con la facciata arnolfiana già smontata (fu distrutta nel 1578), la Misericordia con la facciata affrescata e molti edifici, ora distrutti, con le finestre chiuse dalle tradizionali impannate. Davanti a questo taglio di vita cittadina, documento iconografico di eccezionale importanza, sono raffigurati i Fratelli della Compagnia, intenti a soccorrere gli appestati, mentre molti cittadini, in abiti seicenteschi, assistono sgomenti a tale spettacolo. La pestilenza raffigurata, quindi, non può essere quella del 1348 – come si afferma in una incisione ottocentesca di Enrico Pratesi e come molti hanno voluto sostenere – ma, per tutti i motivi sopra elencati, deve essere l’altra, ugualmente grave, che afflisse la città nel 1630. Tale data costituisce quindi un utile termine “post quem” per l’esecuzione del dipinto. Finora mai studiato criticamente questo, come altre opere della Misericordia di Firenze, è rimasto sconosciuto a gran parte degli studiosi.

Certamente eseguito in ambiente locale, risente del gusto macchiettistico derivante dall’influsso dell’arte incisoria di Stefano della Bella, di Remigio Cantagallina, di Jacques Callot. Crediamo che in questo senso vadano indirizzate le ricerche riguardo l’autore che, in nessun modo può considerarsi il Cigoli (morto nel 1613).

Interverranno la Dr.ssa Jennifer Celani della Soprintendenza per le Belle Arti e Paesaggio di Firenze, la restauratrice Dr.ssa Barbara Geroni, il Capo di Guardia responsabile del Patrimonio Artistico Enrico Santini e Ferruccio Ferragamo presidente della Salvatore Ferragamo S.p.A : l'azienda che, con il suo contributo, ha reso possibile il restauro. 


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